III SETTIMANA DI AVVENTO: CONDIVIDERE/DONARE
“Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.” (At 2, 44-45)
INNO: Gli ultimi saranno i primi
O Signore Gesù, noi viviamo sempre più in un mondo di stranieri.
Lontani dalla loro cultura, dal loro paese,
dagli amici, dalla famiglia, e anche dal loro Dio.
E assistiamo anche alla ricerca dolorosa di un luogo ospitale
dove la vita possa essere vissuta senza timore
e dove si possa trovare una comunità accogliente.
Tutti: Aiutaci Signore ad ascoltare il grido degli esclusi e
dei dimenticati di questo mondo.
Ma, Signore Gesù,
la nostra società è sempre più gremita
di persone che temono, che stanno sulla difensiva,
che sono inclini a guardare l’altro con sospetto,
come un estraneo, come un nemico
che ci toglie il tetto, il pane, il lavoro
che è nostro.
Tutti: Aiutaci Signore a farci strumenti di pace, di amore e di accoglienza per tutti.
Ma tu, o Signore, ci dici, anzi ci comandi
di considerare e trattare l’altro come un fratello,
offrendo lo spazio in cui possa sperimentare la fraternità,
e rivelare a noi la ricchezza della sua diversità.
Certo, accogliere l’altro è difficile.
Perché, in un ambiente dove si teme, e ci si guarda con sospetto,
non è facile mantenere il cuore aperto,
libero da paure e diffidenze.
Tutti: Aiutaci Signore a liberaci dal pregiudizio, dal razzismo,
dai tanti egoismi che abitano il nostro cuore.
Allora ti preghiamo, o Signore,
fa che noi riconosciamo e accogliamo l’altro come un fratello,
come tu hai accolto gli operai dell’ultima ora.
Fa che, anche noi ci sentiamo ultimi accanto agli ultimi,
perché tutti ultimi siamo davanti a te,
e sempre bisognosi e dipendenti gli uni dagli altri.
E possiamo così essere primi nel tuo Regno di amore,
come tu ci hai promesso, o Signore.
Tutti: Aiutaci Signore ad essere testimoni credibili del tuo Vangelo e tenaci costruttori del tuo Regno.
Don Paolo Michelini
I ANTIFONA (lettore)
Spesso, Dio, ci perdiamo nelle corse affannose per arrivare a far tutto…
e ci dimentichiamo che ci hai consegnato qualcosa
di infinitamente prezioso ed estremamente precario:
“la vita”…
…una vita da amare e per amare!
DONACI DEI CUORI PER APRIRCI CON GIOIA ALLA VITA…
Dio, nostro Padre e nostra Madre
ti preghiamo: donaci degli occhi
per vedere lo splendore della tua promessa
affinché possiamo condividere con tutti
l’amore, la terra, il pane, l’amicizia.
Dio, nostro Padre,
ti preghiamo donaci delle orecchie
per ascoltare la voce della tua giustizia,
affinché possiamo condividere con tutti
l’amore, la solidarietà, la speranza.
Dio, nostro Padre,
ti preghiamo donaci delle labbra
per annunciare l’uomo nuovo,
affinché possiamo condividere con tutti
l’amore, la pace, l’armonia.
Dio, nostro Padre,
ti preghiamo donaci delle braccia
per spostare le montagne della disperazione,
affinché possiamo condividere con tutti
l’amore, la vita, la compassione.
Dio, nostro Padre,
ti preghiamo donaci una testa
per lottare, per resistere, malgrado tutto,
affinché possiamo condividere con tutti
l’amore, la verità, la giustizia.
Dio, nostro Padre,
ti preghiamo donaci dei cuori
per aprirci con gioia alla vita, alla vera vita,
affinché possiamo condividere con tutti
l’amore, la parola ed il mondo nuovo.
Pastorale de la Rue -Losanna
I ANTIFONA (tutti)
Spesso, Dio, ci perdiamo nelle corse affannose per arrivare a far tutto…
e ci dimentichiamo che ci hai consegnato qualcosa
di infinitamente prezioso ed estremamente precario:
“la vita”…
…una vita da amare e per amare!
II ANTIFONA (lettore)
Signore, benedici il mio cuore perché sappia dare calore e riparo;
che sia generoso nel perdonare e capire e impari a condividere dolore e gioia.
SALMO 90
Tu sei stato il nostro rifugio, tenda di protezione e sostegno,
di generazione in generazione,
nella continuità del tempo.
Prima ancora che nel mondo apparissero le montagne,
e nelle viscere dell’universo nascesse la terra
e tutti gli esseri,
da sempre e per sempre tu sei la Luce, tu sei Dio,
salvezza per amore di questo mondo che è tuo.
Dinanzi a te, l’essere umano si ricorda
che è fatto di semplice polvere e sempre ritorna alla terra.
Per te, davanti ai tuoi occhi,
mille anni nulla valgono,
sono come il giorno di ieri, che è passato.
O come la notte buia che il sole allontana e divora,
come lo spazio di un sogno
al sorgere dell’aurora.
Come l’erba verde che il mattino fiorisce,
e la sera già appassisce, si affloscia e muore.
Così, dinanzi a te ci ritroviamo nudi e nella colpa
dei nostri peccati e miserie ci vergogniamo.
Alla tua presenza, tutto ciò che è nascosto viene alla luce,
e come in un soffio la nostra vita è già passata.
I nostri giorni si dissolvono più velocemente dell’ombra,
così arriviamo a settanta, a ottanta se siamo forti.
Per tutte le persone, gli anni se ne vanno in una continua delusione,
perciò insegnaci a contare i nostri giorni con saggezza.
Guidaci a cercare sempre il tuo progetto di vita
e di salvezza,
e così scopriamo la più profonda sapienza del cuore.
Fino a quando, o Dio? Fino a quando?
Guarda il tuo popolo desolato.
Vieni ancora una volta a proteggere gli ultimi,
secondo il tuo volere.
Fin dal mattino, vieni a saziarci con il tuo amore,
affinché possiamo sempre gioire nella tua lode.
Per tutti gli anni che abbiamo passato nella sventura
dacci un nuovo tempo di benedizione e di abbondanza.
Vieni e manifesta ai nostri figli e figlie il tuo progetto,
conferma su di noi la dolcezza del tuo amore.
Tutto ciò che facciamo,
confermalo con la tua presenza.
Benedici il lavoro delle nostre mani,
benedici le nostre vite.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Marcelo Barros, Dialogo con l’Amore
II ANTIFONA (tutti)
Signore, benedici il mio cuore perché sappia dare calore e riparo;
che sia generoso nel perdonare e capire e impari a condividere dolore e gioia.
III ANTIFONA (lettore)
Signore, benedici la mia bocca
perché possa testimoniarti e non dica nulla che ferisca o distrugga;
che pronunci solo parole di sollievo, che riesca a risvegliare sorrisi.
VI SONO PAROLE CHE…
Dio, aiutaci a vivere
con la consapevolezza della nostra piccolezza
di fronte a Te e di fronte al mondo.
Padre, aiutaci ad apprezzare gli altri e le altre,
con i loro difetti e con i loro pregi.
Madre, vorremmo chiederti, per ogni persona,
una “mano che sà sfiorare”…
Vorremmo che il calore dei sentimenti di solidarietà
potesse passare attraverso la tua mano
e attraverso la mano di ognuno e ognuna di noi,
per comunicare agli altri e alle altre,
la nostra disponibilità e il nostro amore.
Fa che tutto il mondo si prenda per mano,
fà che un pensiero di dolcezza
scorra tra le dita di ogni donna e di ogni uomo
e che arrivi fino a te con infinito amore.
Viviamo in un mondo che ci bombarda di parole,
che ci assale con le parole:
parole spesso vuote, inutili, insignificanti, ingannatrici;
parole che anche noi molto spesso utilizziamo per abitudine,
senza renderci conto del loro vero significato
Vi sono parole che, dette con il cuore,
possono aiutare, possono curare, possono salvare…
Signore, aiutaci a trovare, nella vita di ogni giorno,
persone dispensatrici di parole vere, sincere,
e fà che anche noi possiamo diventare, almeno in parte,
persone che parlano con il cuore.
Fà che anche noi troviamo nelle parole,
nei gesti, nei sorrisi, nelle carezze,
nei rimproveri, nella fermezza degli altri e delle altre,
l’aiuto e lo stimolo per continuare il cammino della vita.
Amen
Cdb di Pinerolo
III ANTIFONA (tutti)
Signore, benedici la mia bocca
perché possa testimoniarti e non dica nulla che ferisca o distrugga;
che pronunci solo parole di sollievo, che riesca a risvegliare sorrisi.
LETTURA: At 2,37-47
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”. 38 E Pietro disse loro: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro”. 40 Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: “Salvatevi da questa generazione perversa!”. 41 Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. 43 Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44 Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
(silenzio/tempo di raccoglimento)
BREVE MEDITAZIONE
(silenzio/tempo di raccoglimento)
RESPONSORIO (tutti)
Dio grande e misericordioso,
anch’io spesse volte uso molte parole nella preghiera
ma non mi fermo ad ascoltare.
Spesso chiedo favori, senza essere cosciente
che dovrei prima ringraziarti
per essere stato inondato di doni,
tra i quali primeggia il tuo amore.
Sbaglio nel chiederti piccole cose
invece di implorare la stupenda grazia
di partecipare alla tua stessa vita.
Non ti chiedo che tu mi riveli il tuo Nome
perché lo vedo scritto ovunque,
ogni volta che concedo a me stesso il privilegio del silenzio,
di ridurre la mia attività,
di placare questo mio inquieto cuore.
Non chiedo la rivelazione del tuo Nome
ma la tua benedizione,
usando le parole del saggio Salomone
che, da te sollecitato a domandare qualsiasi cosa,
non implorò beni e ricchezze materiali
ma fu felice di poter invocare:
“Fammi partecipare alla tua sapienza:
dammi, Signore, un cuore che ascolta!”.
Amen.
ANTIFONA MAGNIFICAT (lettore)
Gli israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. (Es 2,23-24)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.