domenica, Dicembre 22, 2024

Momenti di preghiera… II settimana di Avvento: Testimoniare/lottare (don Paolo Zambaldi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

II SETTIMANA DI AVVENTO: TESTIMONIARE/LOTTARE

“(…) In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.” (Mt 25, 40)

INNO: Gli ultimi saranno i primi

O Signore Gesù, noi viviamo sempre più in un mondo di stranieri.

Lontani dalla loro cultura, dal loro paese,

dagli amici, dalla famiglia, e anche dal loro Dio.

E assistiamo anche alla ricerca dolorosa di un luogo ospitale

dove la vita possa essere vissuta senza timore

e dove si possa trovare una comunità accogliente.

 

Tutti: Aiutaci Signore ad ascoltare il grido degli esclusi e

dei dimenticati di questo mondo.

 

Ma, Signore Gesù,

la nostra società è sempre più gremita

di persone che temono, che stanno sulla difensiva,

che sono inclini a guardare l’altro con sospetto,

come un estraneo, come un nemico

che ci toglie il tetto, il pane, il lavoro

che è nostro.

 

Tutti: Aiutaci Signore a farci strumenti di pace, di amore e di accoglienza per tutti.

 

Ma tu, o Signore, ci dici, anzi ci comandi

di considerare e trattare l’altro come un fratello,

offrendo lo spazio in cui possa sperimentare la fraternità,

e rivelare a noi la ricchezza della sua diversità.

Certo, accogliere l’altro è difficile.

Perché, in un ambiente dove si teme, e ci si guarda con sospetto,

non è facile mantenere il cuore aperto,

libero da paure e diffidenze.

 

Tutti: Aiutaci Signore a liberaci dal pregiudizio, dal razzismo,

dai tanti egoismi che abitano il nostro cuore.

 

Allora ti preghiamo, o Signore,

fa che noi riconosciamo e accogliamo l’altro come un fratello,

come tu hai accolto gli operai dell’ultima ora.

Fa che, anche noi ci sentiamo ultimi accanto agli ultimi,

perché tutti ultimi siamo davanti a te,

e sempre bisognosi e dipendenti gli uni dagli altri.

E possiamo così essere primi nel tuo Regno di amore,

come tu ci hai promesso, o Signore.

Tutti: Aiutaci Signore ad essere testimoni credibili del tuo Vangelo e tenaci costruttori del tuo Regno.

Don Paolo Michelini

I ANTIFONA (lettore)

Noi contrasteremo la vostra capacità di infliggere sofferenza

con la nostra capacità di sopportare sofferenza…

La vostra forza fisica contrasterà la nostra forza morale…

Fate ciò che volete, noi continueremo ad amarvi…”

Martin Luther King, La forza di amare

CONFORTACI NEL TUO CUORE…

O Gesù, confortaci nel tuo cuore.

Modellaci secondo la tua misericordia.

Illumina le nostre responsabilità,

rischiara le nostre decisioni.

 

Facci servi degli oppressi e testimoni della tua tenerezza

davanti a ogni sofferenza…

Sii veramente al centro della nostra vita.

Insegnami a riconoscere il tuo amore,

che si fa presenza, perdono e sostegno.

 

Le prove non diventino il luogo

della morte e della notte,

ma scoperta che la tua luce scaturisce

dalla tenebra e dalle lacrime,

perché nessuno si perda e venga il tuo regno.

 

Da te abbiamo ricevuto tutto:

fa’ che il giorno del tuo ritorno

le nostre mani siano piene.

 

Fa’ che oggi udiamo la tua voce,

che essa ci faccia ricordare la tua grazia

per essere chiamati servi fedeli

e ci faccia entrare nella gioia.

 

Amen

Pierre Griolet

I ANTIFONA (tutti)

Noi contrasteremo la vostra capacità di infliggere sofferenza

con la nostra capacità di sopportare sofferenza…

La vostra forza fisica contrasterà la nostra forza morale…

Fate ciò che volete, noi continueremo ad amarvi…”

II ANTIFONA (lettore)

Ritornate al Signore, vostro Dio,

perché egli è misericordioso e pietoso,

lento all’ira, di grande amore… (Gioele 2, 13)

SALMO 9

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,

annuncerò tutte le tue meraviglie.

Gioirò ed esulterò in te,

canterò inni al tuo nome, o Altissimo,

mentre i miei nemici tornano indietro,

davanti a te inciampano e scompaiono,

perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa:

ti sei seduto in trono come giudice giusto.

Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,

il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.

Il nemico è battuto, ridotto a rovine per sempre.

È scomparso il ricordo delle città che hai distrutto.

Ma il Signore siede in eterno,

stabilisce il suo trono per il giudizio:

governerà il mondo con giustizia,

giudicherà i popoli con rettitudine.

Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,

un rifugio nei momenti di angoscia.

Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,

perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.

Cantate inni al Signore, che abita in Sion,

narrate le sue imprese tra i popoli,

perché egli chiede conto del sangue versato,

se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri.

Abbi pietà di me, Signore,

vedi la mia miseria, opera dei miei nemici,

tu che mi fai risalire dalle porte della morte,

perché io possa annunciare tutte le tue lodi;

alle porte della figlia di Sion

esulterò per la tua salvezza.

Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,

nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.

Il Signore si è fatto conoscere, ha reso giustizia;

il malvagio è caduto nella rete, opera delle sue mani.

Tornino i malvagi negli inferi,

tutte le genti che dimenticano Dio.

Perché il misero non sarà mai dimenticato,

la speranza dei poveri non sarà mai delusa.

Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

 

II ANTIFONA (tutti)

Ritornate al Signore, vostro Dio,

perché egli è misericordioso e pietoso,

lento all’ira, di grande amore…

 

III ANTIFONA (lettore)

La pratica della libertà è il mezzo con cui gli uomini e le donne

si occupano in modo critico della realtà

e partecipano alla trasformazione del loro mondo.

Paulo Freire – La pedagogia degli oppressi

CREDO NELLA CAUSA DELL’UOMO

Credo in un’umanità diversa, più fraterna.

Il mondo ha bisogno di respirare armoniosamente in maniera umana.

Gli uomini tutti devono arrivare a riconoscersi gli uni gli altri come uomini,

come fratelli, nell’utopia della fede.

Credo nell’impossibile e necessario uomo nuovo!

Non credo nella segregazione razziale e classista.

(Perché una sola è l’immagine di Dio nell’uomo).

Non credo in nessuna schiavitù.

(Perché tutti abbiamo il diritto e il dovere di vivere nella libertà di figli con cui Cristo ci ha liberati).

Non credo in nessun capitalismo

(Perché il vero capitale umano è l’uomo).

Non credo nello sviluppo delle minoranze

né nello sviluppo “riformista” della maggioranza.

(Perché questo sviluppo non è più l’uomo nuovo della pace).

Non credo nel progresso a qualsiasi prezzo.

(Perché l’uomo è stato comprato al prezzo del sangue di Cristo).

Non credo nella logorante società dei consumi.

(Perché soltanto sono beati quelli che hanno fame e sete di giustizia).

Non credo nel cosiddetto ordine dello status quo.

(Perché il regno di Dio e degli uomini è un cielo nuovo e una nuova terra).

Non credo nella città celeste a spese della città terrena.

(Perché la terra è l’unica strada che ci può portare al cielo).

Non credo nella città terrena a spese di quella celeste.

(Perché “non abbiamo qui una città permanente e andiamo verso quella che deve venire”).

Non credo nell’uomo vecchio.

(Perché credo nell’uomo nuovo).

Amen. Alleluia!

Dom Pedro Casaldaliga

III ANTIFONA (tutti)

La pratica della libertà è il mezzo con cui gli uomini e le donne

si occupano in modo critico della realtà

e partecipano alla trasformazione del loro mondo.

 

LETTURA: Mt 25,31-46

31 Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

(silenzio/tempo di raccoglimento)

BREVE MEDITAZIONE

(silenzio/tempo di raccoglimento)

RESPONSORIO (tutti)

Dio grande e misericordioso,

anch’io spesse volte uso molte parole nella preghiera

ma non mi fermo ad ascoltare.

Spesso chiedo favori, senza essere cosciente

che dovrei prima ringraziarti

per essere stato inondato di doni,

tra i quali primeggia il tuo amore.

Sbaglio nel chiederti piccole cose

invece di implorare la stupenda grazia

di partecipare alla tua stessa vita.

Non ti chiedo che tu mi riveli il tuo Nome

perché lo vedo scritto ovunque,

ogni volta che concedo a me stesso il privilegio del silenzio,

di ridurre la mia attività,

di placare questo mio inquieto cuore.

Non chiedo la rivelazione del tuo Nome

ma la tua benedizione,

usando le parole del saggio Salomone

che, da te sollecitato a domandare qualsiasi cosa,

non implorò beni e ricchezze materiali

ma fu felice di poter invocare:

“Fammi partecipare alla tua sapienza:

dammi, Signore, un cuore che ascolta!”.

Amen.

ANTIFONA MAGNIFICAT (lettore)

Gli israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. (Es 2,23-24)

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

(Lc 1, 46-55)

 

ANTIFONA MAGNIFICAT (tutti)

Gli israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. (Es 2,23-24)

PREGHIERE PER GUIDARE I NOSTRI PASSI

 

Tutti: Ascoltaci Signore

Signore, le tue parole ci fanno tremare. Cosa ti presenteremo nell’ultimo giorno? Milioni di profughi abbandonati a loro stessi? Migliaia di migranti in fondo al mare? Gli occhi spaventati – dai rumori di guerra –  di tanti, troppi bambini? fa che ci convertiamo e diventiamo fedeli all’umanità.

Signore, che ami “giustizia e diritto”, fa che non firmiamo la nostra esclusione negando aiuto a chi ce lo chiede. Fa che non ci fermiamo davanti al colore della pelle o alla fede, ma che guardiamo ai disprezzati della terra con il tuo sguardo e che li amiamo come tu li ami.

Signore, spesso con le pratiche religiose mettiamo tranquilla la nostra coscienza e non ci accorgiamo di quanto siamo disumani. Rendici consapevoli che i poveri rappresentano il peccato del mondo e l’ingiustizia che regna sulla terra.

Gesù, i giusti nemmeno sapevano di esserlo. Fa che anche noi operiamo nei nostri contesti con semplicità e gratuità senza aspettarci nulla in cambio se non la gioia di aver suscitato un sorriso in una donna, in un uomo, in un bambino rimasti ai margini della nostra opulenta società.

PADRE NOSTRO

Dio, che hai fatto dei cieli la tua dimora,

guarda a noi, piccole creature

che viviamo qui, su questa terra.

Dacci lo Spirito che ci riempia di gioia!

Abbà, sia santificato il tuo nome.

Facci gioire nel farlo conoscere ad ogni creatura.

Abbà, venga il tuo regno:

un regno in cui tutti siano uniti.

Venga una cultura di pace, di amore e di giustizia

che metta fine alla guerra.

Venga il tuo regno nell’umile uso

dei doni del nostro pianeta,

coltivato con amore dai tuoi figli.

Abbà, sia fatta la tua volontà,

il tuo disegno di pace.

Aiuta la tua chiesa e tutti i cristiani

ad unirsi nella fede.

Abbà, dacci il pane di ogni giorno,

da tutti riconosciuto come tuo dono.

Abbà, rimetti i debiti a noi,

che conoscendo il tuo perdono generoso

vogliamo riconciliarci con tutti i fratelli.

Abbà, liberaci dal male.

Abbà, grazie di essere grande

e misericordioso,

dolce è il tuo nome, sconfinato il tuo amore.

Bernhard Häring

ORAZIONE

O Dio, ogni giorno te lo chiedo con fiducia:

Aiutami a non girare la faccia dall’altra parte

davanti alle sorelle e ai fratelli che vivono nel bisogno,

senza cadere nel delirio di onnipotenza!

Sento tutta la piccolezza della mia vita,

la fragilità delle mie forze,

la modestia delle mie energie…

Ma Tu ci inviti alla semplicità e al coraggio!

Tu conferisci fecondità ai gesti piccoli e concreti della nostra vita quotidiana.

Siamo insieme operai ed operaie del Tuo Regno

e sappiamo che Tu non lasci perire nessun seme di amore…

Amen

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