II SETTIMANA DI AVVENTO: TESTIMONIARE/LOTTARE
“(…) In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.” (Mt 25, 40)
INNO: Gli ultimi saranno i primi
O Signore Gesù, noi viviamo sempre più in un mondo di stranieri.
Lontani dalla loro cultura, dal loro paese,
dagli amici, dalla famiglia, e anche dal loro Dio.
E assistiamo anche alla ricerca dolorosa di un luogo ospitale
dove la vita possa essere vissuta senza timore
e dove si possa trovare una comunità accogliente.
Tutti: Aiutaci Signore ad ascoltare il grido degli esclusi e
dei dimenticati di questo mondo.
Ma, Signore Gesù,
la nostra società è sempre più gremita
di persone che temono, che stanno sulla difensiva,
che sono inclini a guardare l’altro con sospetto,
come un estraneo, come un nemico
che ci toglie il tetto, il pane, il lavoro
che è nostro.
Tutti: Aiutaci Signore a farci strumenti di pace, di amore e di accoglienza per tutti.
Ma tu, o Signore, ci dici, anzi ci comandi
di considerare e trattare l’altro come un fratello,
offrendo lo spazio in cui possa sperimentare la fraternità,
e rivelare a noi la ricchezza della sua diversità.
Certo, accogliere l’altro è difficile.
Perché, in un ambiente dove si teme, e ci si guarda con sospetto,
non è facile mantenere il cuore aperto,
libero da paure e diffidenze.
Tutti: Aiutaci Signore a liberaci dal pregiudizio, dal razzismo,
dai tanti egoismi che abitano il nostro cuore.
Allora ti preghiamo, o Signore,
fa che noi riconosciamo e accogliamo l’altro come un fratello,
come tu hai accolto gli operai dell’ultima ora.
Fa che, anche noi ci sentiamo ultimi accanto agli ultimi,
perché tutti ultimi siamo davanti a te,
e sempre bisognosi e dipendenti gli uni dagli altri.
E possiamo così essere primi nel tuo Regno di amore,
come tu ci hai promesso, o Signore.
Tutti: Aiutaci Signore ad essere testimoni credibili del tuo Vangelo e tenaci costruttori del tuo Regno.
Don Paolo Michelini
I ANTIFONA (lettore)
Noi contrasteremo la vostra capacità di infliggere sofferenza
con la nostra capacità di sopportare sofferenza…
La vostra forza fisica contrasterà la nostra forza morale…
Fate ciò che volete, noi continueremo ad amarvi…”
Martin Luther King, La forza di amare
CONFORTACI NEL TUO CUORE…
O Gesù, confortaci nel tuo cuore.
Modellaci secondo la tua misericordia.
Illumina le nostre responsabilità,
rischiara le nostre decisioni.
Facci servi degli oppressi e testimoni della tua tenerezza
davanti a ogni sofferenza…
Sii veramente al centro della nostra vita.
Insegnami a riconoscere il tuo amore,
che si fa presenza, perdono e sostegno.
Le prove non diventino il luogo
della morte e della notte,
ma scoperta che la tua luce scaturisce
dalla tenebra e dalle lacrime,
perché nessuno si perda e venga il tuo regno.
Da te abbiamo ricevuto tutto:
fa’ che il giorno del tuo ritorno
le nostre mani siano piene.
Fa’ che oggi udiamo la tua voce,
che essa ci faccia ricordare la tua grazia
per essere chiamati servi fedeli
e ci faccia entrare nella gioia.
Amen
Pierre Griolet
I ANTIFONA (tutti)
Noi contrasteremo la vostra capacità di infliggere sofferenza
con la nostra capacità di sopportare sofferenza…
La vostra forza fisica contrasterà la nostra forza morale…
Fate ciò che volete, noi continueremo ad amarvi…”
II ANTIFONA (lettore)
Ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore… (Gioele 2, 13)
SALMO 9
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo,
mentre i miei nemici tornano indietro,
davanti a te inciampano e scompaiono,
perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa:
ti sei seduto in trono come giudice giusto.
Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
Il nemico è battuto, ridotto a rovine per sempre.
È scomparso il ricordo delle città che hai distrutto.
Ma il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine.
Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,
un rifugio nei momenti di angoscia.
Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.
Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
narrate le sue imprese tra i popoli,
perché egli chiede conto del sangue versato,
se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri.
Abbi pietà di me, Signore,
vedi la mia miseria, opera dei miei nemici,
tu che mi fai risalire dalle porte della morte,
perché io possa annunciare tutte le tue lodi;
alle porte della figlia di Sion
esulterò per la tua salvezza.
Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.
Il Signore si è fatto conoscere, ha reso giustizia;
il malvagio è caduto nella rete, opera delle sue mani.
Tornino i malvagi negli inferi,
tutte le genti che dimenticano Dio.
Perché il misero non sarà mai dimenticato,
la speranza dei poveri non sarà mai delusa.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.