giovedì, Novembre 7, 2024

Preghiamo insieme e diciamo… (don Paolo Zambaldi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Padre nostro

che sei nel cielo della nostra speranza

che appartieni alla luce del vero

che ci indichi un oltre

che innalza la nostra mediocrità.

 

Venga il tuo regno

dove l’amore e la giustizia siano la moneta di scambio

e  l’altro

qualunque sia il suo colore

la sua lingua

la sua religione

il suo genere

sia abbracciato come un fratello fatto della stessa polvere

raccolta dal creatore ai quattro angoli del mondo

 

Sia fatta la tua volontà

e non la nostra che offusca

con l’insensatezza dei suoi desideri

la libertà che tu ci hai donato

 

E sia fatta qui in terra, oggi, ora,

perché nessuno più muoia

ucciso dalla nostra indifferenza

dal nostro orgoglio

dal nostro inaudito egoismo

 

Dacci il pane quotidiano m

non permetterci di accumularlo a danno degli affamati

facci uscire dall’insaziabile inumano consumismo

che fiacca le coscienze,

ci rende servi di Mammona,

e umilia la nostra intelligenza

 

Perdona a noi il nostro debito

la colpa di non saper vivere

da figli e da fratelli,

la colpa di non appartenere a Dio

ma a Cesare,

simbolo di tutti i poteri sacri e profani

che pervertono la nostra coscienza

rendendoci schiavi

 

Aiutaci a perdonare

 a non escludere,

a non cadere nel pregiudizio generatore di odio

nelle trappole culturali

che allontanano e dividono

aiutaci a capire la fondamentale importanza

della non-violenza

quella che tu, Maestro, hai praticato lasciandoti uccidere

con ignominia

dal nemico

non facendoti tentare dal desiderio di onnipotenza.

 

E non lasciar cadere nemmeno noi

nell’occidentalismo arrogante

nell’idolatria del mercato

che crudelmente distrugge

tutto ciò che incontra

popoli inermi e incolpevoli

i mari , la terra, gli animali

ogni relazione umana

che nega

il dono di un  Dio che si è fatto fragile

per essere il Dio di tutti

 

Liberaci dal male

che è dentro di noi

e accovacciato

attende solo un’occasione  

un allentarsi della coscienza

una paura, una parola sfuggita, un immaginario mai sconfitto

per farsi portatore di morte.

 

Tu che sei per noi il senso del mondo

aiutaci a diventare uomini e donne

finalmente risorti!

Amen. Sia così. 

(don Paolo Zambaldi)

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