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2019, i cattolici svizzeri perdono 31’000 fedeli (Ticinonews.ch)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Se l’emorragia di credenti continua alla Chiesa cattolica svizzera resteranno metà degli aderenti nel 2050. Nel 2018 le defezioni erano state 25’000

La Chiesa cattolica svizzera continua a perdere fedeli: sono infatti ben 31’722 i credenti in Svizzera che nel 2019 hanno deciso di lasciare la loro religione, mentre solo 885 hanno deciso di aderirvi. Un numero che ultimamente cresce di anno in anno, quasi un quarto alla volta: erano 25’366 i fedeli “fedifraghi” nel 2018 e 19’893 nel 2018. Questi i dati riportati dall’Istituto svizzero di sociologia pastorale (SPI) di San Gallo che ha cercato di analizzare il perché di questo fenomeno. Nel computo manca purtroppo il dato del Ticino, dove ingressi e uscite dalla Chiesa non vengono conteggiati.

 

Il peso degli scandali
Secondo l’istituto, al di là della crescente secolarizzazione della società, che tra l’altro ha visto aumentare il tasso di defezioni in particolare tra i divorziati, a pesare sui fedeli sarebbero i ripetuti scandali che nel corso degli anni hanno interessato il culto. Secondo il SPI, “le denunce di abusi contro bambini, giovani, donne e uomini hanno scosso la fiducia nella Chiesa cattolica”. Inoltre, secondo l’Istituto, la morale sessuale cattolica, l’accesso alla comunione dei divorziati risposati o la posizione delle donne all’interno della Chiesa cattolica, sono tutte questioni che incentiverebbero i fedeli a dare l’addio.

Aumentano le defezioni sopra i 50 anni
Nonostante queste defezioni siano ancora poche sui tre milioni di fedeli svizzeri, questa perdita di circa l’1% annuo potrebbe danneggiare ulteriormente la Chiesa nel corso degli anni e svuotarne ulteriormente i banchi, con il rischio di perdere quasi metà dei suoi adepti nei prossimi 30 anni. La cosa che piû colpisce l’istituto è il fatto che, nel corso degli anni, sia in diminuzione la quota degli under-30 che lascia la propria fede mentre è in aumento la quota tra i 50 e i 65 anni. Per l’istituto questo potrebbe causare una diminuzione della trasmissione del credo tra le generazioni.

Cifre simili tra i riformati
Se i cattolici piangono gli evangelici non ridono, anzi. Secondo i dati del SPI anche la Chiesa evangelica riformata ha perso 26’198 fedeli nel 2019, con un aumento però meno marcato rispetto ai cattolici di “solo” il 18%. Il tutto a fronte però di un minor numero di aderenti complessivo, overo 2,15 milioni in totale. Questo sembrerebbe indicare che, al di là degli scandali che hanno investito la Chiesa cattolica, la tendenza generale degli svizzeri sia verso il secolarismo.

Ticinonews.ch, 21 nov 2020

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