La crisi Covid-19 e l’Istruzione vaticana sulle parrocchie sembravano aver smorzato le aspettative sul processo di riforma in atto in Germania. Anche questo tentativo si arenerà? “No!” scrive la “sinodale” più giovane Johanna Müller (appena 16 anni) nel suo intervento: “Il cammino sinodale è ancora vivo!”
“Cinque luoghi – una via!” è il motto delle conferenze regionali, che sostituiscono l’assemblea sinodale che si sarebbe dovuta tenere a Francoforte. Il mio percorso mi porta come giovane dalla diocesi di Münster a Dortmund per continuare il mio impegno al sinodo. Quando sono arrivata dove si sarebbe tenuto l’incontro, già da lontano ho visto le croci viola/porpora alzate in alto e disegnate su cartelli tenuti da tante donne: Sono membri dell’Associazione delle donne cattoliche in Germania (kfd) e si sono riunite davanti all’ingresso dell’albergo per una preghiera comune. Questo gesto ha avuto un grande significato: rendere loro, le loro speranze e le loro richieste presenti e reali per tutti coloro che avrebbero partecipato alla conferenza regionale. Inoltre questo è stato un segno importante perché proprio quel giorno si sarebbe discusso il tema del ruolo delle donne nella Chiesa.
Mi sono sentita la benvenuta e sono stata salutata calorosamente: “Questa è Johanna Müller, la più giovane partecipante al sinodo”, ha affermato uno degli organizzatori, abbiamo fatto subito una foto assieme. Con noi c’era anche il vescovo della Ruhr Franz-Josef Overbeck. Abbiamo avuto occasione di parlare con chi era presente, ci siamo detti chi siamo e da dove veniamo, e poi io e il vescovo abbiamo dovuto affrettarci a raggiungere la sala delle conferenze. All’inizio dell’anno a Francoforte eravamo ancora seduti tutti molto vicini all’assemblea sinodale, ma ora il distanziamento è giusto ed acettato da tutti senza problemi. La “mascherina” è diventata da tempo una nostra “compagna” nel quotidiano, e lo è stata anche in questa giornata.
La via sinodale si è arenata?
Alle dieci è iniziata la riunione dei sinodali delle diocesi della Germania nord-occidentale. La prima riunione si era tenuta molto tempo fa, e temevo che un certo senso di sfiducia fosse cresciuto negli ultimi mesi, soprattutto a causa del virus. Ci si domandava infatti: “Come continuare? La via sinodale si è arenata?”. I miei dubbi e l’incertezza di molti si sono rivelati però eccessivi: Il cammino sinodale è vivo! La giornata di Dortmund, come le altre che si sono tenute in Germania, hanno dimostrato che i partecipanti al sinodo non si sono persi d’animo: sono vigili e non si arrenderanno così facilmente!
Durante la prima sessione dell’incontro si è ragionato sul significato della pandemia per la Chiesa e soprattutto per il cammino sinodale. Gli interventi sono stati molti ed hanno spaziato da riflessioni e racconti di come questo tempo di isolamento è stato vissuto, al riportare esperienze fatte con le proprie comunità e a nuovi modi di vivere la propria fede (soprattutto durante la Settimana Santa e la Pasqua 2020). Una certezza, come una sorta di filo rosso, era comune a tutti gli interventi: i temi di cui si occupa il cammino sinodale non hanno perso nulla della loro importanza con la pandemia. Anzi questa situazione è stata vista piuttosto come una “lente focale” che convoglia in un punto i raggi del sole o addirittura come un “Accellerante… come benzina sul fuoco!”, come ha affermato uno dei partecipanti.
Immagine: Come a Francoforte, anche a Dortmund in occasione delle conferenze regionali del cammino sinodale, molte persone hanno manifestato per una maggior riconoscimento delle donne nella Chiesa. La ragazza al centro della foto regge un cartello con la scritta: “Wenn Ich groß bin, werde ich Päpstin!” che tradotto vuol dire: “Quando sarò grande diventerò papessa!”.