giovedì, Novembre 7, 2024

Preghiere del 28 giugno 2020 – XIII T.O. – anno A

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

La lettura delle preghiere dei fedeli che scrive l’amica Lucia è diventato poco alla volta un “appuntamento fisso” della domenica; anche oggi le condivido con voi e ringrazio ancora l’autrice per il bel dono che ci fa ogni domenica:

 

Signore, a volte basta un gesto di generosità o di accoglienza amorevole per cambiare il corso della nostra vita, come individui ma anche come nazione. In questo tempo di incertezza e paura del futuro fa che non pensiamo solo a noi stessi, ma che scegliamo la solidarietà con i fratelli e le sorelle più poveri, con gli oppressi, con chi ormai può solo sperare in un nostro gesto fraterno;

La vicenda di Eliseo con la donna di Sunem racconta un incontro improntato su sentimenti, scelte e azioni autenticamente veri. Signore, concedi a ognuno di noi di vivere nobilmente, senza ipocrisie, senza opportunismo o ricerca di convenienza;

Signore, per tutti quelli che sono perseguitati e, spesso, uccisi a motivo della propria fede con qualunque nome essi ti chiamino. Affinchè – nel mondo – a tutti venga riconosciuta la libertà religiosa che, come affermava paolo vi, è la madre di tutte le libertà;

Mentre, venti di guerra soffiano ovunque e il nostro paese rischia di affondare nei debiti e non ha risorse per aiutare i più fragili e bisognosi, gli aerei da combattimento f35 volano sopra le nostre città divorando centinaia di milioni di euro. Affinchè venga aperto un dibattito serio sulla revisione del sistema difesa del nostro paese e sullo stesso concetto di difesa;

Signore, per tutte le donne e gli uomini che, con la loro preghiera, seminano vita e aprono le porte a Dio;

Per noi e le nostre comunità. Gesù, aiutaci a percepire quali orizzonti di vera vita Dio intende aprire per ognuno di noi e fa che in tutte le nostre scelte e le nostre azioni, compreso il pregare, ricerchiamo il tuo sguardo e non lo sguardo umano.

Pensiero di E. Levinas:

“Che un popolo accetti coloro i quali vengono a insediarsi sulla sua terra, per quanto stranieri essi siano, con le loro usanze, con i loro costumi e odori e con la loro lingua, che dia loro accoglienza come riparo, offrendo di che respirare e vivere, questo e’ un canto alla gloria del Dio di Israele”.

Supporta Don Paolo Zambaldi con una donazione con PayPal.

Ultimi post

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dalla stessa categoria