Carissimo Paolo,
ti scrivo per ringraziarti e per farti gli auguri per i tuoi nuovi “incarichi” parrocchiali a Regina e Visitazione. Ho avuto la fortuna di incontrarti tre anni fa quando eri ancora in Duomo, di parlare/confrontarmi con te su tante tematiche che sono importanti per me! Sono felicissima di sapere che verrai a prestare servizio vicino a dove abito!
Sarà la nostra vicinanza anagrafica (siamo quasi coeatanei), sarà l’amore per l’approfondimento e per la cultura, sarà una ricerca di fede che va oltre il superficiale e il ripetitivo… ma mi sento molto in sintonia!
Sono anni che io e il mio compagno (Andrea, che ti saluta!) siamo alla ricerca di una spiritualità più aperta e matura, di una predicazione non “da bambini”, di una proposta che vada oltre la ripetizione ossessiva di formule… e soprattutto una comunità diversa: più adulta, più viva, più solidale! Una comunità dove la Parola torni ad essere al centro e a parlare alle persone del nostro tempo…
Devo ammettere che è la mancanza di tutto questo che negli anni ci ha fatti allontanare dalla chiesa… Una predicazione sciatta e mediocre, una misoginia radicata, proposte da decerebrati, devozionismi assurdi e moralismo imperante, bigottismo ed ignoranza!
E poi ci si chiede ancora “Perchè la gente non viene più in chiesa?”
…Una risposta al volo:
Non abbiamo tutti 90 anni,
Non abbiamo tutti solo la terza media,
Non siamo tutti fondamentalisti mentalmente disturbati…
P.S. Scusa per lo sfogo ma quando ci vuole ci vuole!
A presto, Giulia