“Comprendiamo sempre che la religione deve essere più dei suoi confini, e Dio senz’altro più di ogni definizione.
Proprio questo fatto: considerare possibile una cosa che, pur non dimostrata, potrebbe però quantomeno uscire dalle definizioni che esistono adesso, significa capire che Dio non diventa mai una proprietà e che la sua vigna, il suo regno, non ci appartiene mai.
Noi non siamo mai altro che degli affittuari di un bene che ci è stato affidato”.