Sono salito sulla ruota piantata nel mezzo
di un giardino avvizzito
dal freddo invernale
in altri giorni mal-frequentato
da barboni sonnolenti
poveri assortiti per sempre esclusi
dal banchetto del re.
Su e giù come la vita
gira la ruota
su in alto, paesaggi di neve e tetti e colori
illusione di gioia
di gente felice
Giù in basso
buio silenzio e solitudine.
Povertà sempre uguali
volutamente non viste
improvvisamente nascoste.
Sono salito sulla ruota piantata nel mezzo
della nostra indifferenza
del nostro Natale non si sa di chi
del nostro mercato di Gesù Bambino
in questi giorni ben-frequentato
da consumatori sognanti
da sempre inclusi nel banchetto dei re.
Quanti orpelli dovranno essere eretti ancora
per oscurare
la libertà del Profeta
che ci vuole tutti fratelli
tutti uguali al banchetto del re?
Si spengano dunque le luci dei mercanti
dei servitori di due padroni
si fermino le ruote giocose
si lasci spazio al silenzio
si cerchi il Natale
di un uomo nuovo
che sappia abbracciare il mondo.