domenica, Dicembre 22, 2024

Dalla parte delle Ong che salvano vite

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Sbarchi, trasbordi, migranti che arrivano a Lampedusa e altri che non possono scendere a terra e trascorrono giorni, settimane, in mare. Di questo e di molto altro ci sarà occasione di parlare anche al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi.

 

Roma (NEV), 21 agosto 2019 – Sbarchi, trasbordi, migranti che arrivano a Lampedusa e altri che non possono scendere a terra e trascorrono giorni, settimane, in mare. Di questo e di molto altro ci sarà occasione di parlare anche al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi.

Il prossimo 26 agosto, a Torre Pellice, si terrà «Invece un samaritano lo vide e ne ebbe compassione», un incontro sul tema delle migrazioni, organizzato da Mediterranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Commissione sinodale per la Diaconia (CSD).

Interverranno all’appuntamento Riccardo Gatti, capo missione e comandante della Ong spagnola Open Arms, Giorgia Linardi, portavoce in Italia della Ong tedesca Sea-Watch, e il reverendo Randy J.Mayer,pastore di frontiera, impegnato da anni al confine tra Usa e Messico.

“Ormai, purtroppo e tragicamente, non si contano più gli episodi di navi di Ong bloccate per giorni davanti a Lampedusa, con decine di persone costrette a restare in balia del mare – dichiara Marta Bernardini, operatrice di Mediterranean Hope e organizzatrice dell’incontro – . Proprio per questo e ancora a maggior ragione, quindi, come evangelici sentiamo il dovere di stare al fianco di chi salva vite nel Mediterraneo. Di qui l’esigenza, anche quest’anno, di portare nuovamente le migrazioni come tema al centro del sinodo, di confrontarci sulle problematiche delle frontiere e di ribadire, in caso ce ne fosse bisogno, che chi salva una vita salva il mondo intero. È lì, su quelle frontiere scomode, che noi vogliamo e dobbiamo stare e testimoniare la nostra fede e il nostro impegno”.

 

 

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