GINEVRA-ADISTA. Presentato a Ginevra, nella sede del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), il “Piano d’azione per le congregazioni, le comunità e le Chiese per un’economia di vita e la giustizia ecologica”, dedicato a Norman Tendis, una delle 157 vittime dell’incidente del volo Ethiopian Airlines, precipitato ad Addis Abeba lo scorso 10 marzo. Consulente del programma “Economia di vita” del Cec, nonché pastore della Chiesa evangelica luterana di Augusta, in Austria, Tendis si stava recando a Nairobi, in Kenya per la conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente, alla quale avrebbe dovuto relazionare sull’impegno delle chiese per l’ambiente e la giustizia climatica.
«Il modo in cui interagiamo con l’economia e la creazione, non solo come individui, ma anche come congregazioni, comunità e Chiese, è fortemente connesso con le nostre convinzioni di fede», si legge nella prefazione al Piano d’azione, firmata proprio da Tendis. «Vogliamo agire localmente e pensare globalmente. Per quanto importanti, i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti. Quando iniziamo a implementare i cambiamenti nei nostri contesti, la nostra voce sarà più forte e credibile, promuovendo una trasformazione del sistema in senso più ampio. Che sia attivismo o profezia, dobbiamo spingere i nostri governi affinché adottino politiche nazionali e internazionali a sostegno di stili di vita equi e sostenibili».
Al lancio di Ginevra hanno partecipato, fra gli altri, il segretario generale del Cec, pastore Olav Fykse Tveit, il team Cec per l’economia di vita e la giustizia ecologica, in collegamento anche con rappresentanti in Kenya, Svezia, Grecia, Brasile, e la vice segretaria del Cec Isabel Apawo Phiri.
Il piano d’azione è suddiviso in 5 capitoli che propongono una serie di azioni e strumenti concreti: vivere secondo il patto di alleanza con Dio e la creazione (supportando e praticando agricoltura su piccola scala, creazione di giardini comuni, sostenere l’accesso ad acque pulite); energia rinnovabile e protezione del clima (monitorare i consumi energetici, scegliere energie rinnovabili, promuovere mobilità sostenibile e adottare comportamenti su energia e materiali con consapevolezza); consumo giusto e sostenibile (comprare equo solidale, ecologico e locale, ridurre i rifiuti e gli sprechi, riutilizzare e riciclare); economie di vita (creare luoghi di interazione senza denaro, praticare modelli di economia alternativa, praticare finanza etica); fare rete (nominare referenti per la giustizia economia ed ecologica nelle chiese, prendere parola sulle questioni ecologiche ed economiche nelle nostre comunità e oltre).
Adista, 17/03/2019