“Poesia n. 435” (1862)
Molta follia è saggezza divina-
Per chi è in grado di capire-
Molta saggezza- pura follia-
Ma è la maggioranza
in questo, in tutto, che prevale-
Conformati: sarai sano di mente-
Obietta: sarai pazzo da legare-
immediatamente pericoloso e presto incatenato.
(E. Dikinson, Silenzi, Ed. Feltrinelli, pag. 63)
Quante volte l’abbiamo sperimentato nella vita.
Essere critici rende automaticamente pericolosi/esgerati/pazzi.
Perciò chi osa non conformarsi alla maggioranza, viene eliminato/incatenato/escluso.
Eppure la follia profetica è la vera saggezza. Ti indica ciò che ancora non c’è, il pericolo, il baratro, ma anche la via d’uscita.
Mentre la saggezza del “buon senso”, del guardare qui e ora, può rivelarsi follia perché rende incapaci di interpretare il presente in prospettiva futura.
Emily vive questa contraddizione nella sua carne. Come tutti i poeti vede oltre la siepe del conformismo. Penetra la verità e la rivela con immagini e parole. Ma è donna, donna poetessa, donna sola. Dunque si pone fuori dal recinto dei saggi. Che veda/senta più degli altri non è considerato.
In questa poesia motiva dunque la sua scelta estrema: la reclusione volontaria nella sua casa per quindici anni!
by ELISA_451
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