lunedì, Novembre 18, 2024

Vigilare, non esultare (mons. Giovanni Ricchiuti)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

La liturgia dell’inizio di Avvento ci invita a vigilare.

E c’è proprio da vigilare di fronte a tanta violenza, guerra, vendita di armi…

Penso all’Ucraina, alla Russia. Al crescere della tensione, agli incontri annullati dal Presidente Usa. Alla Palestina (proprio il primo dicembre celebriamo a Torino la Giornata Onu per il popolo Palestinese). A tutto il Medio Oriente. Allo Yemen, con la responsabilità dell’Italia nella vendita delle bombe RWM di cui continuiamo a denunciare lo scandalo della produzione e della vendita all’Arabia Saudita.

La vendita da parte di Trump di armi all’Egitto per oltre un miliardo di dollari. E anche l’Italia ha avuto un boom di vendite di armi proprio all’Egitto: solo nel mese di luglio 2018 circa 2 milioni di euro, più meno pari a tutto il 2017. Per non parlare di tanti altri Paesi africani, come il Congo, di cui ci ha parlato anche il nostro Gianni Novello nell’ultimo consiglio nazionale.

Ma insieme a queste riflessioni piuttosto drammatiche e tragiche, non posso non parlare del cantar vittoria del ministro dell’Interno per l’approvazione in questi giorni del Decreto Sicurezza. 396 si e 99 no. Ma cosa c’è da esultare? Si canta vittoria sulla pelle dei poveri cristi dei migranti.

E non posso neanche ignorare la telefonata di solidarietà a nome delle Istituzioni da parte dello stesso Ministro, a chi ha ucciso un ladro all’interno della propria azienda, prima di ogni indagine.

Già altri, in questi giorni, hanno commentato con competenza questo Decreto Sicurezza criticandolo in modo chiaro e netto, dalla Caritas, al Centro Astalli a don Virginio Colmegna.

Mi preoccupa l’enorme consenso all’interno del Parlamento che ha portato all’approvazione di un Decreto che continuo a ritenere disumano e violento.

Ancora una volta c’è una disumanità e una violenza verso i migranti. Penso anche alla tassazione dell’1,5% sulle rimesse che transitano via Money Tranfer, che porterà alle casse dello Stato circa 62 milioni di Euro.

“Speculare sui poveri è da vampiri – come ha scritto Tonio Dell’Olio in Mosaico dei giorni – e, statene certi, le mafie si stanno già organizzando per proporre il trasferimento di denaro in nero al tasso dell’1% o giù di lì.”

Come già disse il card. Bassetti, Presidenti della CEI, “i migranti diventano il capro espiatorio di tutti i mali che ci sono in Italia.”

E sulla loro pelle la Lega costruisce il proprio consenso elettorale.

Si chiudono gli Sprar e si aumentano di fatto le condizioni di irregolarità, illegalità e invisibilità, consegnando i migranti come preda agli autentici mali dell’Italia che continuano ad essere la mafia, la camorra, la drangheta, la sacra corona unita, la mafia bianca.. ecc.

Ma le mafie sono intoccabili. Non se ne parla più. E si infierisce invece sui migranti.

No, non è questa la strada la strada da seguire anche guardando all’Europa.

E tutto questo mentre ci prepariamo a celebrare, il 10 dicembre, i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Il Papa ci invita alla Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio:

“La buona politica è al servizio della pace”. Ma quanto sta succedendo anche in Italia non è certo una buona politica, e non è a servizio della pace.

Noi non possiamo tacere sulle armi, sulle guerre, sulle responsabilità della Nato, sulla nostra vendita di armi. Ma è negazione della pace anche la violazione della dignità della persona.

‘Vigiliamo’ quindi perché l’attesa del Signore, di un cielo nuovo e di una terra nuova, noi li dobbiamo anticipare, denunciando e annunciando.

Nell’attesa di incontrarci alla Marcia per la Pace di Matera, e al nostro Convegno di fine anno a Santeramo, vi saluto augurandovi un buon tempo di Avvento e di vigilanza.

mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente Pax Christi Italia

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