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Al via il Festival della Famiglia: ”Quella naturale è uomo-donna”. Fugatti: ”Il problema principale è la natalità, tema importantissimo”

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Nel discorso di apertura il governatore ha spiegato che l’obiettivo della sua nuova giunta è il sostegno alle coppie che intendono fare figli. Quella ‘tradizionale’ unica famiglia da tutelare: “Altrimenti poi si arriva all’adozione dei figli da parte di coppie omosessuali”

TRENTO. La famiglia è una sola, quella formata da un uomo e una donna, quella capace di dare al Trentino di Maurizio Fugatti tanti bambini, riuscendo così ad aumentare il tasso di natalità, vero obiettivo delle politiche familiari della nuova giunta targata Lega.

Ognuno è libero di avere le proprie idee sulla famiglia, ci mancherebbe – dice Fugatti, subito dopo il suo discorso ufficiale – ma credo che le istituzioni devono favorire un determinato modello familiare, quello formato da un uomo e da una donna. Poi – ribadisce – ognuno è libero di fare quello che crede”.

All’esterno del Teatro Sociale, dove si è svolta l’inaugurazione del Festival della Famiglia, una cinquantina di manifestanti, accorsi per contestare il ministro Fontana, oggi però assente per altri impegni romani. Al ministro avrebbero voluto dire che le famiglie sono tante, che ci sono anche quelle omogenitoriali, con bimbe e bimbi con due papà o due mamme.

Esistono dunque anche le famiglie arcobaleno, anche quelle devono essere tutelate? “Sono convinto che principalmente siano da tutelare quelle che rispondono al modello tradizionale, altrimenti poi si arriva al vero problema, quello dell’adozione di figli da parte di coppie omosessuali. Noi – sottolinea con forza Fugatti – siamo profondamente contrari“.

E aggiunge: “Se noi continuiamo a non considerare la famiglia uomo-donna come famiglia naturale, si arriva a questo, a questa cosa pericolosa. Come Fontana, anche Maurizio Fugatti crede al primato della famiglia tradizionale, rifiutandosi di mettere sullo stesso piano le famiglie diverse dal modello da lui elevato a riferimento.

Nel suo intervento conclusivo, in coda al dibattito di apertura del lavori del Festival, Fugatti ha spiegato il ‘taglio’ che darà alle politiche familiari: il sostegno alla natalità è il filo conduttore, declinato in una serie di interventi che il nuovo governo cercherà di concretizzare a breve.

L’amministrazione può mettere a disposizione vari strumenti – afferma Fugatti davanti alla platea – intervenendo anche sulle rette degli asili nido. Ma sappiamo che questo non può essere sufficiente – ammette – perché l’obiettivo è quello di evitare davvero che fare figli non sia condizionato da questioni economiche“. Cosa fare allora? Oggi c’è il problema dei giovani che non si staccano dalle loro famiglie, anche perché gli immobili in affitto sono un impegno economico spesso gravoso”

La tesi è questa: se i giovani rimangono a lungo con mamma e con papà difficilmente decidono di metter su famiglia. “Difficilmente può nascere il percorso che porta alla formazione di una famiglia autonoma. E allora la Provincia può pensare di considerare l’agevolazione dei giovani che decidono di uscire dal nucleo dei genitori”. Finanziando in parte l’affitto, trovando altri sgravi: questo non è ancora deciso.

Altro impegno: “Crediamo che per una madre che ha dei figli ci spossano essere percorsi agevolati nei concorsi pubblici, ma è necessario intervenire anche sugli asili nido aziendali, pubblici e privati. Fugatti propone poi di non ridurre il bonus bebè a uno spot: Pensiamo a un assegno non limitato alla nascita ma ad un contributo continuativo per i primi anni, per ridurre il rischio che non si facciano figli perché mancano i soldi per mantenerli”.

Impegni che costano, “che però dovranno essere mantenuti fuori dai vincoli di bilancio”, perché secondo il governatore i soldi messi sulla natalità sono un investimento per il futuro.Poi – afferma – c’è anche chi non crede nella famiglia e non fa figli. Va bene – dice Fugatti – ma un’amministrazione come la nostra deve impegnarsi sul tema della natalità, un tema per noi molto importante.

 

Donatello Baldo, il Dolomiti, 03 dicembre 2018

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