“Si ha l’impressione – continua mons. Ricchiuti – di trovarsi davanti ad un atteggiamento, da parte del ministro dell’Interno, del Viminale e del Governo tutto (fatta eccezione per qualcuno che invita ad una maggiore moderazione dei toni e delle scelte operative, vedi Aquarius, Diciotti ecc.), ossessivo, violento e razzista. Ormai, i profughi e i migranti sono considerati nient’altro che delinquenti, criminali, stupratori, prostitute e spacciatori. Ladri di case e di lavoro degli italiani! Questi sono i messaggi che, purtroppo, stanno passando nei mass-media, nelle piazze e nelle strade e… perfino nelle chiese e tra i “buoni” cristiani, narcotizzando menti, cuori e coscienze.”
“Credo che anche questo Decreto – afferma ancora il presidente nazionale di Pax Christi – sia da inserire in quella ‘guerra a pezzi’ di cui spesso parla papa Francesco. Le conseguenze di questo decreto (se dovesse entrare in vigore, ma spero vivamente che possa essere fermato), sarebbero devastanti sulla pelle delle persone ‘migranti e rifugiati, uomini e donne in cerca di pace’, come scrisse il papa per la scorsa giornata mondiale della Pace. Si va verso un ammasso di persone in grandi ghetti con conseguenze facilmente immaginabili, invece di favorire un’accoglienza diffusa in tantissime piccole realtà come sta già succedendo anche in molte comunità….”
“…non ci riconosciamo – conclude mons. Ricchiuti – in chi propone leggi disumane, e non ci riconosciamo in quel 60%, che applaude. Noi non ci stiamo e non ci vogliamo essere!
Lo abbiamo scritto più volte come Pax Christi e lo ribadisco anche oggi.”
Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco 348/3035658 drenato@tin.it