Pax Christi Italia esprime non solo la propria preoccupazione ma la più totale disapprovazione nei confronti del decreto legislativo entrato in vigore da pochi giorni, con il quale l’Italia ha recepito la direttiva europea numero 853 del 2017 sulla detenzione di armi.
Noi siamo totalmente contrari a questo clima culturale di violenza armata che questo decreto non fa che aumentare. Cresce sempre più la sensazione che possedere un’arma dia più sicurezza. Secondo noi invece è proprio l’esatto contrario.
Ci preoccupa questa atmosfera da Far West.
Ci preoccupano le promesse e le intese con la lobby delle armi, una lobby di morte.
Tra pochi giorni inizierà la discussione anche per la modifica alla legge sulla Legittima Difesa: una difesa “fai da te”, sempre più armata e pericolosa.
A questo clima ‘armato’ che stiamo vivendo, Pax Christi Italia risponde con una proposta disarmata, nonviolenta. Positiva e propositiva.
Nella prima settimana di ottobre abbiamo invitato in Italia Zion Kelly, uno dei tantissimi giovani studenti USA che sono scesi in piazza lo scorso 14 marzo per dire “basta”. Per protestare a voce alta contro l’uso delle armi nelle scuole, contro la loro vendita fuori controllo. E sappiamo bene come siano diffuse le armi negli Stati Uniti e quante siano le vittime. Sono centinaia di migliaia le voci giovani che chiedono disarmo negli Usa. Sono l’espressione di una società civile che spesso non fa notizia ma che c’è ed è molto forte.
Un movimento giovane, variegato e molto esteso riempie le piazze e le città, per chiedere misure legislative più severe e chiare sull’utilizzo e il possesso delle armi.
Il giovane Zion Kelly sarà in Italia per una “Settimana della Nonviolenza”, e terrà tanti incontri soprattutto nelle scuole, in diverse città italiane, dal 2 ottobre (Catania, Lamezia Terme, Portici, Napoli, Besozzo e Tradate – Va, Bologna) fino a domenica 7 ottobre per essere presente alla marcia per la pace Perugia Assisi.
Non vogliamo rassegnarci a questo modo di vedere l’altro come un nemico, a una relazione sempre più fondata sulla violenza e sulle armi di ogni dimensione e peso, dalle pistole alle bombe atomiche, alle bombe vendute all’Arabia Saudita per le stragi nello Yemen.
Vogliamo anche noi lottare e sognare con la piccola Yolanda Renee, di soli 9 anni, che a Washington lo scorso 14 marzo ha ripetuto quanto aveva detto 55 anni fa suo nonno, Martin Luter King, di cui celebriamo il cinquantesimo anniversario della morte: “I have a dream: così come mio nonno Martin Luther King, anche io ho un sogno. Sogno un mondo che per lungo tempo non avrà bisogno di armi”.
Firenze, 20 settembre 2018, Pax Christi Italia