Il Partito dei Lavoratori brasiliano ha registrato formalmente la candidatura dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, attualmente in prigione dove sconta una condanna per corruzione, alle elezioni presidenziali de 7 ottobre prossimo. Ma Raquel Dodge, procuratrice generale elettorale, ha presentato al Tribunale superiore elettorale (Tse) una richiesta di impugnazione.
I funzionari del partito sono andati al tribunale elettorale per depositare la candidatura accompagnati da circa 10mila attivisti che hanno dimostrato per chiedere che venga permesso al 72enne ex presidente di candidarsi, nonostante la condanna definitiva a 12 anni di prigione.
Tra i 13 candidati alle prossime presidenziali brasiliane, Lula viene dato dai sondaggi nettamente in testa. Il Pt ha sempre denunciato la condanna di Lula come una manovra politica per impedire al leader di sinistra di ritornare alla presidenza, confermando da mesi la volontà di candidarlo in ogni caso.
“La mia carcerazione è l’ultima fase di un golpe al rallentatore organizzato per marginalizzare in modo permanente le forze progressiste in Brasile”, ha scritto Lula in un articolo pubblicato martedì sul New York Times.
La decisione del Tribunale elettorale sulla candidatura di Lula, che si prevede sarà negativa considerata la sua condanna penale, è attesa entro il 17 settembre.
(Adnkronos, 16.08.2018)