Circa il 65% degli ebrei israeliani intervistati in un nuovo sondaggio ha affermato di ritenere che Israele debba “conseguire una vittoria decisiva negli scontri militari con i palestinesi” per porre fine al conflitto.
Il sondaggio condotto dall’”Israel Victory Plan” è stato divulgato mentre alti funzionari della sicurezza israeliani hanno ribadito che Israele è ad un bivio con la Striscia di Gaza, facendo tornare la questione della “risoluzione” all’ordine del giorno.
Secondo i risultati del sondaggio, il 77% degli intervistati ha convenuto che nella prossiama guerra contro Hamas o Hezbollah, l’esercito deve vincere.
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 800 ebrei adulti in Israele.
A livello politico, il 59% degli israeliani vede il presidente degli Stati Uniti Donald Trump come il presidente statunitense più solidale verso Israele, mentre il 25% ha espresso preoccupazione per il fatto che Trump potrebbe volere qualcosa in cambio per il suo sostegno; il 21% è preoccupato per un eventuale riconoscimento dello stato di Palestina, con Gerusalemme come capitale, da parte di Trump , mentre il 62% ha dichiarato di non credere che ciò potrebbe accadere.
Nonostante la decisione dell’amministrazione statunitense di trasferire la propria ambasciata nella città di Gerusalemme, la maggioranza degli israeliani continua a credere che le questioni relative ai rifugiati palestinesi e a Gerusalemme restino l’ostacolo più difficile nel conflitto.
Nel frattempo, il 58% degli intervistati ha affermato che il riconoscimento da parte dei palestinesi della loro sconfitta è una condizione necessaria per porre fine al conflitto.
Secondo il sondaggio, il 39% degli intervistati ritiene che i negoziati siano il modo migliore per ottenere il riconoscimento palestinese di Israele come lo Stato del popolo ebraico, rispetto al 28% e al 23% che credono che sconfiggere la volontà palestinese o usare pressioni economiche siano la soluzione per raggiungere l’obiettivo.