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«Aboliremo le unioni civili»: l’ultima minaccia del centrodestra

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Dal palco del convegno organizzato dal Family day a Roma, su cui sedevano Gasparri, Meloni, Salvini e Parisi, l’intervento di Eugenia Roccella (Idea-Noi con l’Italia): “Per la sinistra leggi come questa portano verso il preteso progresso; per noi, vanno verso la fine dell’umano”. Cirinnà (Pd): «Dispiace per loro»


Le unioni civili saranno abolite perché “vanno verso la fine dell’umano”. È la promessa elettorale del centro-destra riunitosi durante il convegno “Oltre l’inverno demografico”, organizzato il 27 gennaio a Roma da Alleanza Cattolica e dal comitato Difendiamo i nostri figli in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. A pronunciarla, premiata da uno scroscio di applausi, la parlamentare Eugenia Roccella, oggi candidata con Forza Italia per la Camera in Emilia Romagna nel collegio uninominale di Casalecchio di Reno. “Il mio impegno nella prossima legislatura sarà quello di battermi, insieme agli amici della coalizione di centrodestra, per abolire o cambiare profondamente tutte le leggi approvate dalla sinistra che hanno ferito la famiglia” – ha dichiarato Roccella- “Penso al provvedimento sulle unioni civili che, va detto con chiarezza, di fatto apre alla stepchild adoption. Per la sinistra, leggi come questa portano verso il progresso; per noi, vanno verso la fine dell’umano”.
Insieme lei c’erano anche il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri di Forza Italia, Stefano Parisi segretario nazionale di Energie per l’Italia, il leader leghista Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Monica Cirinnà, madre della legge sulle unioni civili, ha dichiarato a L’Espresso: “Dispiace per loro, ma ogni qualvolta che è stata approvata una legge sui diritti civili non si è mai tornati indietro. Dal referendum per abolire il divorzio a quello sull’interruzione di gravidanza. Dovevano raccogliere anche loro delle firme per indire un referendum contro le unioni civili, che fine hanno fatto?”

 
(L’Espresso, 29 gennaio 2018) 

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