La notizia viene da Agensir.it ed è a firma di Jean-Dominique Durand. A quanto pare il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe dato il via a una revisione più profonda del sistema della laïcité.
Il 21 dicembre scorso Macron ha ricevuto i capi delle religioni presenti in Francia, non per un incontro ufficiale, ma per una discussione libera su diversi argomenti: il laicismo, la scuola, l’accoglienza dei migranti, le leggi sulla bioetica, l’islamismo. L’incontro è durato più di due ore. Il vice presidente della Conferenza episcopale francese, mons. Pascal Delannoy, ha parlato di «un clilma di dialogo, di vero dialogo, in piena franchezza». A differenza del passato, la discussione, sarebbe stata profonda attorno al diritto delle religioni di esprimersi su tutti gli argomenti che interessano i cittadini, mettendo in luce la responsabilità sociale dei leader religiosi e dei credenti. Macron ha parlato di una «laicità di libertà» inaugurando una fitta stagione di incontri con le diverse confessioni religione.
In realtà, non si tratta di un evento eccezionale, ma di una tappa di un percorso di ripensamento iniziato da anni e reso sempre più impellente dalle nuove crepe del sistema assimilazionista. Naturalmente, c’è chi ha messo in connessione questo processo al bisogno di reagire al terrorismo di matrice islamica. Dall’altra parte, chi, come l’esperto di mondo arabo, Oliver Roy, afferma da tempo che i problemi di fondo della gioventù francese sono in prima istanza di natura sociale. Ripensare il sistema della laicità è opportuno, ma potrebbe risultare inutile all’interno delle politiche liberiste del giovane presidente.
Alessandro Santagat, Adista, 12.01.2018