mercoledì, Dicembre 25, 2024

Renzusconi

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Renzi su Chi diventa “il leader della porta accanto, in pieno Obama Style”. Un’altra “Storia Italiana” 16 anni dopo Berlusconi.
Foto con luce al tramonto, l’ex premier in scooter, in chiesa coi figli, a chiacchiera con un barista o in campo per giocare a tennis. Il segretario Pd torna in un servizio del settimanale Mondadori – il cui editore è la famiglia del leader di Fi – che ricorda tanto la biografia del Cavaliere distribuita per le Politiche del 2001. Qual era la notizia? La famiglia dell’ex sindaco si è trasferita nel capoluogo.
Matteo Renzi, il “leader della porta accanto”. Matteo Renzi, “molto amato”. Matteo Renzi, in “pieno Obama style”. Non è Democratica, il giornale del Pd. Ma Chi, il settimanale di gossip più letto d’Italia, edito da Mondadori. A metà tra una rassicurante fiction di RaiUno e una fiaba della buonanotte dove il “bene vince sempre sul male”, Chi sfodera quasi una nuova Storia italiana, come quella che fu recapitata a tutti gli italiani – alcuni volenti, molti nolenti – prima delle elezioni politiche del 2001: era la biografia di Silvio Berlusconi in 125 pagine in cui si raccontavano le gesta del Cavaliere dalle palazzine milanesi alla televisione, dai trionfi sportivi con il Milan fino allo sbarco in politica. Carta patinata, testi e foto introvabili.
Su Chi cambia il soggetto, la protagonista è la famiglia Renzi. In pieno stile berlusconiano, “Matteo” si avvicina al popolo, perché vive come il popolo e sta in mezzo al popolo. Va in chiesa con i ragazzi la domenica, “si intrattiene con il barista della zona”, si ritaglia un’ora di tempo per giocare a tennis, insegna alla sede fiorentina della Stanford University (chissà se qualche studente regalerà alla rete un filmato con “tutti gli shish dell’ex premier”), gira in motorino per le strade di Firenze. Nelle foto, fatte come si deve, con tanto di luce al tramonto che rimbalza sul Ponte Vecchio a illuminare il volto di “Matteo”, si vedono anche i figli. Non pixelati, come la minore età vorrebbe se il servizio non fosse, in qualche modo, concordato.
La “notizia” al centro del servizio è il trasferimento della famiglia Renzi da Pontassieve al centro di Firenze. D’altronde, Agnese è insegnante di ruolo all’Istituto Peano di Firenze e “gestire la famiglia da pendolare” non è facile. Non è la prima volta che Renzi compare sulle pagine del rotocalco Mondadori. In molti se lo ricordano – nelle settimane di silenzio che seguirono la sconfitta al referendum costituzionale – intento a comprare detersivi in offerta alla Coop, la faccia assorta e il carrello pieno di prodotti di uso quotidiano.
E’ il lato pop della politica, tanto amato da Berlusconi. Che d’altra parte negli ultimi mesi si è fatto immortalare nelle situazioni più “normali”: per esempio nel tempio ultracommerciale del consumo veloce, l’Autogrill, intento a osservare la mitologica noce di prosciutto al pepe. E tanto amato pure da Renzi, che sulle pagine di Chi appare come “uno di noi”. Avvicinabile. Popolare. L’amico che trovi al bar e il vicino di casa in cui ti imbatti uscendo dalla chiesa. Perché “a Firenze – chiude il servizio – Renzi si vede mentre fa la spesa o parla con i professori dei suoi figli. Proprio come piace a lui”. E, c’è da scommetterci, anche all’amico Silvio.
(Il Fatto Quotidiano, 6 ottobre 2017)

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